Terzo anno del corso di specializzazione in Terapia Familiare sistemico relazionale
“Attraverso l’emozione, oltre l’emozione”
Nel terzo anno lo staff dell’Istituto seleziona realtà terapeutiche di cui l’allievo può già farsi carico supervisionato dal didatta. La supervisione diretta è la metodica elettiva del modello sistemico, comprende l’apprendimento e l’elaborazione di specifiche strategie, l’analisi nella pre e post seduta delle aree emotive dell’allievo e dei suoi movimenti controtransferali. L’intervento del supervisore è coadiuvato dall’impegno dell’intero gruppo di appartenenza dell’allievo. L’approfondimento delle tematiche cliniche consente di esplorare ulteriormente il funzionamento del sé del terapeuta ed i cambiamenti che ne conseguono. Particolare attenzione viene posta dal didatta alle risonanze emotive dell’allievo, il quale a partire dalla relazione terapeutica con il paziente ha la possibilità di conoscere aspetti del proprio sé e imparare a farne un utilizzo efficace finalizzato all’individuazione della migliore strategia terapeutica utile al paziente.
L’allievo sperimenta la possibilità di riconoscere ed accettare i propri limiti nella conduzione dei primi processi terapeutici, e contemporaneamente, di apprezzare le proprie capacità cliniche già acquisite.
Gli obiettivi
Una verifica nell’immediato dell’impegno di tre anni, la prima volta da soli nella stanza di terapia. È certamente un’esperienza che non si cancella facilmente nella memoria. L’emozione del singolo diventa l’emozione collettiva dell’intero gruppo in formazione.
L’allievo sperimenta la possibilità di riconoscere ed accettare i propri limiti nella conduzione di un processo terapeutico. Ciò è importante tanto quanto il riconoscere con consapevolezza le capacità cliniche già in essere.
La metodologia
Supervisione diretta: il didatta con il gruppo di formazione osservano attraverso lo specchio unidirezionale, che consente di sostenere e guidare il lavoro dell’allievo che conduce la seduta terapeutica.
Supervisione indiretta consiste nella discussione ed analisi di uno o più casi clinici: il lavoro del trainer con il gruppo in formazione permetterà all’allievo di elaborare i propri vissuti emozionali e di riflettere sulle strategie terapeutiche utilizzate
All’apprendimento di una prassi attraverso il lavoro del training di base si affianca uno studio di materie teoriche secondo al normativa ministeriale:
Il programma del Corso prevede un monte ore annuo di 500 ore, così ripartite:
Modulo Teorico 120 ore
Modulo Teorico-pratico 250 ore
Tirocinio 130
Programma del Modulo teorico:
Fasi evolutive dell’infanzia e dell’adolescenza
Storia ed evoluzione dei Modelli in Terapia Familiare – II Parte
Psicoterapia delle tossicodipendenze
Psicoterapia della coppia
Diagnostica clinica
Psicopatologia: D.O.C.
Psicopatologia: Disturbi di personalità
Alleanza terapeutica fra Relazione e Neuroscienze
Basi neurofisiologiche per le dimensioni somatosensoriali, cognitive ed affettive del dolore
La gestione dello stress lavoro correlato
Programma del Modulo Teorico-Pratico
Training di base:
Assegnazione a ciascun allievo di un caso clinico con supervisione diretta del didatta.
Analisi nella pre e post seduta delle aree emotive dell’allievo e dei suoi movimenti controtrasferali.
La tecnica della “Ridefinizione”.
Effetti pragmatici della squalifica.
Prescrizione del sintomo come strategia terapeutica.
Tecniche relazionali per il “controllo della relazione”.
La comunicazione paradossale in terapia.
Descrizione di casi clinici in cui viene evidenziata:
analisi della domanda;
decodifica della richiesta implicita ed esplicita;
dinamiche relazionali tra i diversi sottosistemi familiari;
costruzione del legame terapeutico.
Presentazione di casi clinici in cui viene evidenziata la problematica relazionale della famiglia. Costruzione del legame terapeutico correlato alle disfunzionalità comunicative specifiche delle diverse tipologie di famiglie. Approfondimento delle metodiche e tecniche sistemico relazionali da utilizzare nelle difficoltà di differenziazione e svincolo del giovane adulto e nelle famiglie a transazione psicotica con particolare riguardo alla rigidità della struttura familiare e alle incongruenze comunicative
Role -playing relativi a situazioni cliniche inerenti diverse aree psicopatologiche e supervisione.
Studio della famiglia di origine dell’allievo terapeuta attraverso la tecnica del genogramma, che prevede un lavoro puntuale almeno su tre generazioni.
La metodologia consiste nello svolgimento del genogramma di ciascuno all’allievo alla presenza dell’intero gruppo di appartenenza che interviene analizzando gli elementi della storia, secondo dei parametri predefiniti.
Esercitazioni guidate:
Osservazione di casi clinici videoregistrati seguiti in supervisione da ciascun allievo.
Individuazione delle fasi del processo psicoterapeutico, dalla prima seduta alla conclusione. Esercitazioni guidate finalizzate all’apprendimento delle tecniche di modulazione della distanza nella relazione con il paziente. La ridefinizione in terapia: role- plaiyng .
Attivazioni di gruppo per la consapevolezza del Sé attraverso l’uso del collage fotografico.
Tirocinio:
L’attività di tirocinio dovrà permette all’allievo di confrontare la specificità del proprio modello di formazione con la domanda articolata dell’utenza ed acquisire esperienza di diagnostica clinica e di intervento in situazioni di emergenza.